Storia e Archeologia

CRONOLOGIA STORICA

Cronologia storica

La preistoria

La protostoria

Dai villaggi alle città

Crustumerium e Fidene

L'età romana

La battaglia sul fiume Allia

Monte Sacro e la sua storia

Dal medioevo al '900

Le villae

I sepolcri

I ponti Nomentano e Salario

Le vie di terra

CRONOLOGIA STORICA

Questa cronologia riguarda le vicende storiche che si sono succedute nel territorio di Roma e del Municipio Roma – Montesacro.





Paleolitico.

Le presenze umane più antiche, testimoniate quasi unicamente dai primi utensili in pietra realizzati dall’uomo, sono indicate con il termine Paleolitico. L’età Paleolitica si divide in tre fasi: il Paleolitico inferiore, che ha inizio agli albori dell’Era Quaternaria, cioè circa due milioni di anni fa, fino a circa al 50 mila anni a.C., il Paleolitico medio ( dal 50.000 al 20.000 a.C. circa), ed il Paleolitico superiore (dal 20.000 al 10.000 a.C. circa), età in cui è riconoscibile la creazione da parte dell’uomo di una prima industria litica molto raffinata. Risale al Paleolitico medio la comparsa dell’uomo di Neanderthal. A Saccopastore tra il 1929 ed il 1935 vennero rinvenuti i primi due fossili di cranio neandertaliano in Italia.

Mesolitico (X – VIII millennio a.C. circa).

Durante l’Età Mesolitica l’uomo abbandona le grotte e inizia a costruire capanne che raggruppandosi costituiranno i primi villaggi.


Neolitico (VII – III millennio a.C. circa).

Il Neolitico rappresenta un periodo di grande rilevanza nella storia dell'umanità. L'uomo si rende indipendente dalla natura in quanto concepisce strumenti e tecniche, quali l’addomesticamento, l' allevamento del bestiame e l'agricoltura, che gli garantiscono il cibo per il presente e per il futuro.


Eneolitico (III millennio a.C. circa).

L’Età Eneolitica è contraddistinta dalla lavorazione dei metalli con la fabbricazione dei primi strumenti in rame.


Età del bronzo (XXIII-XI sec. a.C.).

In questo periodo cominciano a svilupparsi, specie in Etruria, i primi centri abitati che vengono classificati come “protourbani”. Risale a quest’epoca la nascita della società di classe.


XII-XI secolo a.C..

Secondo l’opinione di alcuni storici prima ondata migratoria italica con gli Euganei, i Camuni ed il gruppo latino-falisco che si insedia nella valle del Tevere e a Falerii. Questo gruppo fa parte degli “inceneritori”, poiché bruciavano i propri morti conservandone le ceneri.


XI-X secolo a.C..

Seconda ondata migratoria italica più numerosa della precedente con gli Osci, Campani, Lucani, Frentani e Bruzi che si insediano nell’Italia meridionale; i Sabelli con i Sabini, Marsi, Marrucini, Equi, Volsci, Ernici che si insediano nell’Italia centrale; gli Umbri che si stanziano ad oriente del corso superiore e medio del Tevere. Questi popoli sono detti “inumatori”, perché seppellivano le salme. L’ eccedenza delle produzioni di beni, dovuta alla crescita dell’agricoltura e dell’allevamento, crea le prime differenze sociali.


X secolo a.C..

Manifestazione della civiltà etrusca lungo le coste tirreniche. Secondo alcune fonti, i Latini si insediano sul colle Palatino dove più tardi sorgerà Roma.


X-IX secolo a.C..

I Sabini si insediano sui colli Viminale e Quirinale. E’ in quest’epoca che nascono sul territorio del Municipio Montesacro città come Fidenae e Crustumerium.


VIII-VII secolo a.C..

I Greci che si insediano lungo le coste dell’Italia meridionale fondano importanti città come Napoli, Taranto, Siracusa e Agrigento (Magna Grecia).

Prima fase: periodo monarchico (dal 753 al 509 a. C.)

21 aprile del 753 a.C.. Data tradizionale della fondazione di Roma, che prima dell’istituzione della repubblica sarà retta dai leggendari sette re: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marcio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo. 509 a.C.. L. Giunio Bruto guida la rivolta che rovescerà Tarquinio il Superbo ultimo re di Roma. Viene cosi istituita la repubblica con l’egemonia dei patrizi (proprietari terrieri e di schiavi). Il potere è esercitato da due consoli eletti ed in carica per un anno.

Seconda fase: periodo repubblicano (dal 509 al 27 a. C.)

Nel IV, III e II sec. a. C. Roma estese la sua egemonia all’Italia ed ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo. 494 a.C.. Prima secessione della plebe. I ribelli, spronati da Siconio, si accamparono per alcuni giorni sul Monte Sacro, un’altura al di là dell’Aniene, procurandosi lo stretto necessario per vivere. I patrizi allora decisero di inviare Menenio Agrippa, uomo caro alla plebe, il quale, con una parodia tramandataci da Tito Livio come “l’apologo delle membra”, riuscì ad avviare le trattative per un accordo, che portò i proletari di Roma alla prima grande conquista sociale: i plebei da quel giorno avrebbero avuto magistrati propri. 406 – 396 a.C.. Conflitto tra Roma e la città etrusca di Veio che viene conquistata e distrutta. Roma ottiene così il predominio sull’Etruria meridionale. Inizio del IV secolo a.C.. L’espansione di Roma verso l’Italia settentrionale è impedita dallo stanziamento nella regione di popolazioni celte (Galli). 390 a.C.. A Clusium (Chiusi) avviene il primo scontro tra Romani e Galli. 18 luglio 387 a.C.. Disfatta dell’esercito romano nella battaglia sul Fiume Allia per mano dei Galli comandati da Brenno. I Galli occupano e saccheggiato Roma e si ritirano solo dopo aver ricevuto un cospicuo riscatto. 27 a.C.. Ottaviano ottiene dal Senato l’imperium sulle province, il titolo di Augusto e le più importanti cariche. Termina così la fase repubblicana.

Terza fase: periodo imperiale (dal 27 a. C. al 476 d. C.)

In questo periodo l’impero romano raggiunge la sua massima espansione e successivamente il suo declino; nasce e si diffonde il cristianesimo. 98 – 117 d. C.. Con le vittorie di Traiano in Dacia ed in Oriente, l’impero conosce la sua massima espansione. Da questo momento inizia un lento ma costante declino di Roma. 313 d. C.. Con l’editto di Milano Costantino concede la libertà di culto ai cristiani. 330 d. C.. Costantinopoli diviene la capitale dell’impero. Roma perde la sua importanza dal punto di vista politico, militare ed economico. 395 d. C.. Morte dell’imperatore Teodosio. L’impero viene suddiviso definitivamente tra i due figli: l’Impero Romano d’Occidente viene consegnato ad Onorio e l’Impero Romano d’Oriente ad Arcadio. 476 d. C.. Odoacre, re degli Eruli, depone l’ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo, trasferendo le insegne imperiali al sovrano d’Oriente, Zenone. Questo avvenimento segna la fine dell’età Classica e l’inizio del Medioevo.


Il Medioevo (dal 476 al 1492)

Con la caduta di Romolo Augustolo Roma perde il suo antico splendore. Il Senato perde ogni potere, mentre il cristianesimo esce definitivamente dalla clandestinità e il papato acquisisce, oltre al potere religioso, anche quello politico. Sotto la dominazione bizantina Roma diviene sempre più città sacra. 493 – 554. Regno Ostrogoto in Italia. 535 – 554. Guerra tra Ostrogoti e Bizantini, particolarmente disastrosa per la città di Roma, con l’avvicendarsi di numerosi assedi e massacri. In questo periodo vengono distrutti i ponti Nomentano e Salario e inflitti danni irreversibili alle catacombe di S. Alessandro. 560 – 603. Invasione dei Longobardi in Italia a spese dei possedimenti bizantini. 568 – 774. Regno Longobardo in Italia. 728: Il potere papale da spirituale diviene anche temporale. Con la donazione di Sutri da parte di Liutprando, re dei Longobardi (al tempo alleato del papa), nasce il primo nucleo dello Stato della Chiesa. 751 – 799. Alleanza tra il papato e i Franchi. Questi, guidati prima da Pipino il Breve e poi da Carlo, sconfissero i Longobardi. 800. Il primo dicembre Carlo incontra papa Leone III sul Ponte Nomentano. La notte del 25 dicembre Carlo viene incoronato imperatore nella basilica di San Pietro. Questo è l’atto costitutivo dell’impero romano – germanico (Sacro Romano Impero), che rappresenta l’avvenimento cardine del Medioevo e che sancisce Roma quale sede della Chiesa e della monarchia universale.


IX –X secolo.

Roma é tormentata da incessanti lotte per il potere tra il clero e la nobiltà. 1084. Roma è occupata da Enrico IV. Il re tedesco dovette subito abbandonare la città per il sopraggiungere dei Normanni di Roberto il Guiscardo. 1143-1155. La rivolta della nascente borghesia contro il potere teocratico e feudale del papato porta all’effimero governo ispirato all’ideologia di Arnaldo da Brescia, che condanna l’unione del potere temporale con quello spirituale della Chiesa e mira a sostituire la giurisdizione papale e aristocratica. 1198-1216. Pontificato di Innocenzo III, che ristabilisce la sovranità assoluta del papato sulla città. Giubileo del 1300. Periodo di particolare splendore economico e culturale sotto papa Bonifacio VIII.


XIV secolo.

Il trasferimento della sede papale ad Avignone (papato avignonese 1309-77) determina le lotte tra le potenti famiglie romane (Orsini, Colonna), che generarono la Repubblica Romana ispirata da Cola di Rienzo.


XV secolo.

Dopo la breve parentesi della signoria di Ladislao di Durazzo (1404-17), Roma comincia ad assumere il ruolo di capitale dello Stato della Chiesa. 12 ottobre 1492. Cristoforo Colombo scopre l’America. Il 1492, con la scoperta del nuovo continente, è convenzionalmente interpretato come data spartiacque tra il medioevo e l’età moderna.


XVI secolo.

Nonostante il sacco dei Lanzichenecchi imperiali (1527), Roma diviene, per merito del mecenatismo dei papi, il fulcro della civiltà artistica rinascimentale, mentre la Chiesa si consolida dopo il concilio di Trento e la Controriforma.


XVII secolo.

Con la progressiva diminuzione del peso politico del papato la storia di Roma si estranea dalla scena internazionale.


XVIII secolo.

Si protrae una fase di sostanziale equilibrio fino a quando nel 1798 Roma viene occupata dalle truppe napoleoniche. In occasione della presa di Roma l’esercito francese distrugge Ponte Salario.


XIX secolo.

Il 2 febbraio 1808 l’esercito francese occupa Roma. Il generale francese Miollis, il 10 giugno 1809, dichiara decaduto il potere temporale dei papi. Il 6 luglio 1809 papa Pio VII viene arrestato ed esiliato a Savona. Con la caduta di Napoleone, nel 1814, viene restaurato lo Stato della Chiesa. Con il 1820 ha inizio il risorgimento italiano. Nell’ambito delle rivoluzioni che percorrevano l’Italia e l’Europa, nel 1848 papa Pio IX è costretto a fuggire a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 viene proclamata la Repubblica Romana con a capo un triumvirato composto da Mazzini, Saffi e Armellini, caduta il 3 luglio dello stesso anno per l’intervento dell’esercito francese di Luigi Napoleone. La presenza francese ritarda l’annessione di Roma al nuovo Regno d’Italia. Il 20 settembre 1870, con la breccia di Porta Pia, Roma viene conquistata dalle truppe italiane e proclamata ufficialmente capitale del Regno d’Italia. In questo secolo ricco di lotte, i ponti Salario e Nomentano vennero ripetutamente danneggiati.


XX secolo.

La giunta guidata da E. Nathan (1907-13) introduce il primo Piano Regolatore di Roma per sopperire all’intensa speculazione edilizia che caratterizza la città tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900. Con una variante a questo primo Piano Regolatore viene realizzata “Città Giardino”. Il 28 ottobre 1922 la marcia su Roma delle camicie nere porta B. Mussolini al potere. Con il regime fascista la città subisce degli imponenti sventramenti allo scopo di enfatizzare il carattere monumentale e rappresentativo di “Roma Capitale dell’Impero”. Per accogliere i cittadini allontanati dalle case abbattute del centro, sorge il quartiere popolare del Tufello. Nel settembre del 1943, durante la seconda guerra mondiale, Roma viene occupata dai Tedeschi per nove mesi. In questo periodo alcuni cittadini costituiscono gruppi organizzati per la Resistenza. Due sono i nuclei organizzati, a Montesacro e Valmelaina, che tentano di combattere i nazisti con azioni di sabotaggio. Si distingue tra gli elementi di questi gruppi lo studente F. Agnini che, insieme ad altri tredici compagni di lotta di Montesacro e Valmelaina, viene fucilato nelle Fosse Ardeatine. Il 4 giugno 1944 Roma viene liberata dagli alleati.